Unità delle lotte, sempre più urgente: conferenza-assemblea verso lo sciopero dell’otto marzo
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Unità delle lotte, sempre più urgente: conferenza-assemblea verso lo sciopero dell’otto marzo
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UNITÀ DELLE LOTTE
CONFERENZA-ASSEMBLEA
CONFERENZA-ASSEMBLEA
VERSO LO SCIOPERO DELL’8 MARZO
In questi tempi, le problematiche della vita materiale delle persone solo in parte riescono a trovare espressione e determinazione nella realtà, peraltro con molte crescenti difficoltà.
Inoltre, le poche lotte esistenti, pur nella loro relativa conflittualità e benché singolarmente più o meno contrastate dal sistema, nel loro complesso risultano poco incisive in un quadro di inefficacia generale.
Unica possibilità affinché queste lotte ed il latente dissenso anti-sistemico possano rivelarsi con maggiore concretezza sta nella necessità di una ricomposizione: andando a ricercare il filo che unisce ogni specificità particolare, nel loro insieme comunque un prodotto dal sistema capitalista mondiale.
Ricercare questo filo conduttore significa scoprire e collegare gli elementi materiali che possono dialetticamente unirsi in una lotta più ampia e generale.
Ad esempio, ricomponendo le condizioni di esistenza degli immigrati, delle donne, dei giovani, dei lavoratori, dei precari e dei disoccupati, degli studenti anche in relazione alle problematiche della guerra, dello sfruttamento, dei territori, del clima, del carovita, del genere, della salute, dell’inquinamento, della libertà…
A seguito di più incontri con realtà del sindacalismo di base e ad altre realtà di lotta torinesi, insieme a lavoratori, disoccupati e precari, è stata convocata per sabato 4 marzo alle ore 14 al Cecchi Point una conferenza cittadina con al centro la ricomposizione delle lotte, anche partendo dalle molteplici e complesse specificità verso il superamento di ogni visione parziale, individualista o settaria, riferendosi ai soggetti reali ed includendo il dissenso latente che non riesce ad esprimersi.
Obiettivo è inoltre decidere la impostazione di una campagna nei luoghi di lavoro e nella città (quartieri, scuole ed università…) condividendo una discussione sulla costruzione di un’opposizione alle politiche del governo Meloni e del capitalismo mondiale.