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L’ALTRO QUARTIERE Immagini e Immaginari del Carcere

Immagini e Immaginari del Carcere

progetto L’ALTRO QUARTIERE 

Proiezione del film DUSTUR

di M. Santarelli

V. D’Amelio (AMNC) dialoga con il regista e con C. Sarzotti (Antigone)

Nella biblioteca del carcere di Bologna, un gruppo di detenuti musulmani partecipa a un corso organizzato da insegnanti e volontari sulla Costituzione italiana. A tenere le fila del corso c’è Ignazio, un volontario religioso che ha vissuto per molti anni in Medio Oriente, affiancato dal giovane mediatore culturale Yassine. Fuori dalle mura, Samad vive l’attesa di un fine pena, alle prese con gli “inverni e le primavere” della libertà e una vita da ricostruire con nuove regole. Sarà l’ultimo ospite del corso, che tornerà “dentro” per partecipare alla discussione e alla scrittura di un dustur (costituzione, in arabo) ideale, fatto di parole personali e universali, in un confronto aperto e uno scambio tra culture e modi di sentire a volte differenti, accomunati da necessità vitali. Un viaggio dentro e fuori il carcere, per raccontare l’illusione e la speranza di chi ha sognato e continua a sognare un «mondo più giusto».

“L’altro quartiere” è il carcere.
E anche tutti e tutte coloro che, in numero crescente, abitano i quartieri della città dopo essere passati da una cella, o scontando una pena alternativa o gli arresti domiciliari. Vicini di casa di cui non si sa o non si vuole sapere o di cui
si diffida. C’è spesso molta distanza tra le parole dell’articolo 27 della Costituzione, che finalizzano la pena al reiserimento sociale, e la realtà di come la società – noi – percepiamo chi in carcere c’è e c’è stato o si appresta ad uscirne. Essere “buoni vicini di casa” può voler dire incontrare, capire, convivere, promuovere opportunità e, con ciò, fare la differenza. Promuovere una cultura democratica e inclusiva della pena è possibile e necessario, ed è positivo, per tutte e tutti, quelli dentro e quelli fuori.
La rassegna di film e i dialgohi “L’altro quartiere” è una occasione per incontrare, ascoltare, capire, conoscere. è una iniziativa nell’ambito di “Liberi quartieri”, progetto di interventi sul e nel carcere promossa dall’Associazione Sapereplurale con Coordinamento Case di quartiere, Case di quartiere di San Salvario, Vallette, Cecchi Point; Antigone Piemonte; Associazione Museo nazionale del Cinema, Videocommunity, Politecnico di Torino,Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo, Atelier Fulvio Luparia, Rete Culturale Virginia, con il
sostegno della Fondazione CRT.


Ingresso Libero

Per maggiori informazioni: segreteria@sapereplurale.net – www.sapereplurale.net