Pro Event Calendar

CINEMA FilmFamily

CECCHI CINEMA Omaggio a Roald Dahl

pomeriggio dedicato alle Famiglie

proiezione di LA FABBRICA DI CIOCCOLATO

di Tim Burton (USA/GB 2005, 110′)

Charlie Bucket è un ragazzino povero, ma fortunato. In una stecca di cioccolato uscita dalla fabbrica del mitico cioccolataio Willy Wonka, Charlie trova il biglietto d’oro che gli dà accesso a un’esclusiva visita della fabbrica. Tratto dall’omonimo romanzo di Roal Dahl pubblicato nel 1964.

serata organizzata da Videcommunity e AMNC

a seguire

MERENDA CREATIVA laboratori di manualità

Per bambini e le loro famiglie
a cura dell’associazione Officine Creative Torino

ingresso UP TO YOU (offerta libera)

info: cinema@cecchipioint.it

CINEMA CINETICA Dert

CINETICA 2017

Proiezione del film documentario DERT

di Mario e Stefano Martone (Italia, 2016, 62′)

SINOSSI In una regione economicamente depressa e ancora sconvolta dalla guerra civile al confine tra Serbia e Bosnia Erzegovina, è nata nel 2003 la cooperativa Insieme, in cui, diverse persone hanno scelto di continuare ad amare la loro terra e di vivere dei suoi frutti, guadagnandosi rispetto e apprezzamento con la qualità dei loro prodotti. Attraverso i ricordi, le riflessioni e il lavoro quotidiano si ricostruisce il contesto storico nel quale è maturata un’esperienza di pacifismo concreto che dimostra l’assurdità delle logiche nazionalistiche da cui sono scaturiti molti conflitti passati e recenti.

DERT è la storia della cooperativa agricola INSIEME e dell’amicizia che l’ha resa possibile, quella tra Rada, Skender e Mario. A vent’anni dai tragici avvenimenti che hanno sconvolto la Bosnia, DERT si muove nei luoghi della memoria di un paese segnato dalla guerra ma non è un film sulle vittime e sul dolore. E’ la testimonianza di una straordinaria esperienza collettiva fondata sulla dignità e sul lavoro. Un esempio di convivenza a dispetto di tutti i nazionalismi.

Mario e Stefano Martone hanno realizzato lavori di documentazione sociale e antropologica, in collaborazione con ONG ed enti pubblici, in Bosnia, Sud America, Palestina e Libano. Dal 2006 al 2010 hanno coordinato corsi di realizzazione video nei campi profughi palestinesi del Libano. Sono tra gli autori del documentario NAPOLI 24, prodotto dall’Indigo Film e presentato al Torino Film Festival 2010. Lucciole per lanterne, prodotto nel 2013, ambientato nella Patagonia cilena e riconosciuto di interesse culturale, è stato presentato in più di 70 festival in 25 paesi, ricevendo premi e riconoscimenti.


Ingresso: 4€ intero, 3€ ridotto (Under 25 e over 65).

Per info: info@cecchipoint.it

CINEMA VIII Psicologia Film Festival

VIII Psicologia Film Festival

Proiezione del film NE ME QUITTE PAS

di Niels van Koevorden, Sabine Lubbe Bakker (Paesei Bassi, Olanda 2013, 107′)

Con l’intento di promuovere il cinema indipendente e di stimolare il confronto su temi relativi alla psicologia, l’individuo, la società, l’antropologia e la filosofia della mente, prosegue il progetto del Psicologia Film Festival, giunto alla ottava edizione.
La rassegna sarà articolata in 8 film di fiction, 6 documentari, performance teatrali e altri eventi ancora, dall’autunno 2016 fino all’estate 2017.
Il Film “Ne me quitte pas” è un’ode tragicomica al fallimento. Ambientato in un villaggio ai margini del Belgio, Bob (fiammingo) e Marcel (Vallone) condividono la loro solitudine, il senso dell’umorismo e la voglia di alcol. Hanno convenuto che il suicidio è il modo migliore per uscire se dovesse andare male e hanno scelto il posto ideale per farlo: sotto l’albero della vita di Bob. Bob è un cowboy in pensione che ama la sua libertà e la foresta, mentre Marcel sta cercando di aggrapparsi alla famiglia che sta per perdere. Il tempo passa lentamente nella campagna vallona. Fortunatamente, c’è il legno da tagliare, la carta moschicida appiccicosa da appendere e ci sono i viaggi occasionali dal dentista. Il tempo rimanente viene ucciso con il bere. Nello stile diretto del cinema assistiamo ad un carnevale vallone, un incidente d’auto e un fallito tentativo di trovare il figlio di Bob. Nonostante tutto, i due uomini non indulgere in autocommiserazione. Si levano in piedi forti insieme, fino a quando Marcel decide di smettere di bere e Bob si rifiuta di unirsi a lui in riabilitazione.
Ne Me Quitte Pas è un dramma belga sulla vita sull’orlo della società in tutta la sua bellezza, la modestia e ironia. L’autenticità dei personaggi principali è doloroso e di confronto, ma divertente e assolutamente affascinante. E ‘una storia di mortalità in un luogo dove il tempo sembra essersi fermato.


Ingresso libero

CINEMA CINETICA My name is Adil

CINETICA 2017

Proiezione del film MY NAME IS ADIL

di Adil Azzab (Italia/Marocco 2016, 74’)

SINOSSI Storia vera di Adil, un bambino cresciuto nella campagna marocchina che a 13 anni raggiunge il padre emigrato in Italia. Adil si confronta con la durezza dell’esperienza migratoria, ma anche con esperienze che cambieranno per sempre la sua vita.

Girato tra la campagna marocchina e Milano, realizzato con attori non professionisti, il film tratta i temi della migrazione e dell’identità culturale a partire da una prospettiva nuova: quella dei bambini e dei ragazzi.

Adil Azzab è nato 27 anni fa in un piccolo villaggio nella campagna marocchina. Primo figlio maschio di una famiglia povera e numerosa, da bambino aiuta gli adulti nel lavoro nei pascoli. Il padre, El Mati, come molti suoi coetanei, è emigrato in Italia per cercare di mantenere la moglie e i figli. A 13 anni Adil lo raggiunge a Milano, dove inizia a studiare e a lavorare come elettricista. Grazie all’incontro con un Centro di Aggregazione Giovanile scopre la propria passione per il cinema e la fotografia. Nel 2012 fonda, insieme ad altri professionisti, l’Associazione Imagine Factory, che lavora con gli adolescenti attraverso gli strumenti della multimedialità. Questo gruppo decide di realizzare un progetto cinematografico sulla sua storia: nasce il lungometraggio “My name is Adil”, realizzato in modo indipendente e con un gruppo di sostenitori dal basso. Oggi Adil Azzab studia e lavora come educatore, aiutando altri ragazzi nel percorso di crescita. “My name is Adil” è il suo primo lungometraggio.


Ingresso: 4€ intero, 3€ ridotto (Under 25 e over 65).

Per info: info@cecchipoint.it

CINEMA The Wanted 18

CINEMA evento speciale

Proiezione del film

The Wanted 18

Un film di Amer Shomali e Paul Cowan

(Palestina-Canada-Francia-2014)

Versione originale sottotitolato in italiano

Film pluripremiato ai festival internazionali; The Wanted 18 è un documentario animato che racconta gli sforzi di un gruppo di palestinesi a Beit Sahour nel creare una piccola industria casearia locale, durante la prima Intifada. Essi dovettero infatti nascondere una mandria di 18 mucche da latte alle forze di sicurezza israeliane, in quanto il caseificio era diventato per esse una minaccia alla sicurezza del paese. Il film alterna le testimonianze dirette delle persone coinvolte negli eventi, filmati d’archivio, disegni in bianco e nero, animazioni stop-motion ma anche ricostruzioni storiche.

Introduce il film : Sergio Fergnachino di Videocommunity

A seguire un breve video sulla Campagna internazionale “Io non compro HP” e presentazione della Campagna.

in collaborazione con Associazione Museo Nazionale Del Cinema, BDS-Torino, Circolo Shanti e Shanti, Videocommunity


Ingresso a offerta libera

CINEMA CINETICA Madre Acqua

CINETICA 2016

Proiezione del film MADRE ACQUA Frammenti di vita di Sergio Atzeni

Un documentario di Daniele Atzeni (Italia 2015, 74’)

SINOSSI Giovane militante comunista, leader del movimento studentesco, precoce giornalista, impiegato presso l’Enel, ribelle disilluso, pecora nera fuoriuscita dal sistema, emigrato in cerca di fortuna, scrupoloso traduttore, sperimentatore linguistico, fine artigiano della costruzione narrativa, scrittore coerente e autentico. Tutto questo e molto altro fu Sergio Atzeni, narratore “sardo, anarchico, randagio”, fra i più interessanti e singolari del secondo novecento italiano, scomparso nel 1995 quando non aveva ancora compiuto 43 anni.

CAST ARTISTICO E TECNICO
Con PAOLA MAZZARELLI, ROSSANA COPEZ, GIOVANNI MANCA, GIUSEPPE MARCI, NICO VASSALLO, ERNESTO FERRERO, ANTONIO FRANCHINI, GOFFREDO FOFI, ROSSANA ATZENI, GIGLIOLA SULIS, GIORGIO PELLEGRINI
Regia DANIELE ATZENI
Consulente GIGLIOLA SULIS
Operatore di ripresa PAOLO CARBONI
Operatore aggiunto ANDREA CANNAS
Suono STEFANO GUZZETTI
Voce FAUSTO SIDDI
Musica originale STEFANO GUZZETTI
Eseguita da STEFANO GUZZETTI (piano) e GIANLUCA PISCHEDDA (violoncello)
Montaggio DANIELE ATZENI
Post produzione ANDREA IANNELLI
Assistente di produzione TANIA MURENU
Una produzione ARAJ FILM
Col contributo della REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

L’AUTORE Daniele Atzeni (Iglesias, 1973), regista e produttore indipendente, si diploma in regia alla Nuova Università del Cinema e della Televisione di Roma. Da quindici anni si dedica alla realizzazione di documentari e cortometraggi, occupandosi di lavoro, trasformazioni sociali, recupero della memoria storica, ritratti biografici. Con le sue opere, tra cui il pluripremiato I morti di Alos (unico film italiano in concorso Clermont-Ferrand Short Film Festival del 2012), ha partecipato a numerosi festival nazionali e internazionali ottenendo diversi riconoscimenti. Parallelamente alla sua attività di filmaker dirige laboratori di cinema presso scuole, associazioni culturali e centri di recupero per persone svantaggiate. Nel 2009 ha fondato la casa di produzione Araj Film, con la quale porta avanti i suoi progetti.

Le opere di Sergio Atzeni sono state molto importanti per la mia crescita culturale e per la mia formazione di narratore. Per questo ho deciso di ripercorre con un documentario il suo itinerario artistico e umano. Un racconto a più voci che possa restituirgli quella giusta attenzione che, tranne all’interno di una nicchia di veri appassionati, gli è mancata quand’era in vita”. Daniele Atzeni

TRAILER UFFICIALE https://www.youtube.com/watch?v=HRbhzyR0wlo


Ingresso: 4€ intero, 3€ ridotto (Under 25 e over 65).

Per info e prenotazioni: Araj Film – cell. +39 3274539496 – e-mail info@arajfilm.it

CINEMA Kurdistan: Women At War

CINEMA evento speciale

Proiezione del film documentario
KURDISTAN: WOMEN AT WAR

di Mylene Sauloy  (2015, 53′)

Versione Originale sottotitolata in italiano

Il documentario esamina la lotta militare e ideologica condotta dalle donne curde in Rojava, Shengal e Qandil così come la storia del movimento delle donne a cominciare con il PKK.


Ingresso libero

VISIONI E LINGUAGGI il lavorio del cambiamento

VISIONI E LINGUAGGI

la svolta iconica e la formazione

IL LAVORIO DEL CAMBIAMENTO 

Tre giorni di formazione, film e dibattito

«Visioni e linguaggi» nasce da un gruppo di formatori cinefili e attenti alle modalità della formazione contemporanea, sempre più influenzata se non determinata dalle immagini.
L’immaginario collettivo è pervaso dalle immagini che dal cinema si sono moltiplicate nella televisione e diffuse in rete e si stanno ormai trasformando in realtà aumentate e virtuali, al punto da trasformare la comunicazione orale e quella scritta in qualcosa di nuovo.
La formazione degli adulti ne rimane trasformata, i linguaggi si moltiplicano e il formatore ne deve essere consapevole e in grado di usarli.
Da qui l’idea di prendere un tema e vedere come la video sfera lo svolga, almeno prendendo alcuni casi esemplari.

Il tema scelto per questa prima edizione è «il lavorio del cambiamento»; da un lato la fatica e la sofferenza e dall’altro il desiderio e la soddisfazione provocati dal cambiamento, necessario o voluto, personale o collettivo, organizzativo o relazionale. Ci è sembrato opportuno, quindi, provare a costruire un’occasione in cui vedere e discutere.

I linguaggi
Il cinema di finzione film che prefigurano rapporti personali tra uomini e algoritmi e ci fanno ragionare a come la tecnologia ci cambia o che mostrano l’incapacità di spostare il proprio orizzonte, anche solo dentro la famiglia. E così come non ci può essere un film che da solo spieghi ciò che si desidera, il cinema può essere frantumato e ricomposto alla bisogna.
Il cinema documentario che racconta l’opera incessante dell’uomo per celebrare il proprio genio e affermare il proprio potere sulla natura o che ci mette di fronte al cambiamento tra salute e malattia e tra vita e morte
La serialità televisiva nella sua varietà di generi (dramma, commedia, fantastico, noir) anche in questo caso oscillando tra il personale e il collettivo
Il reality televisivo che sconvolge tempi e modi della realtà anche del lavoro e dei rapporti interpersonali
Le realtà virtuale sono un cambiamento addirittura nel modo in cui ci poniamo in mezzo alle immagini, un tipo di partecipazione individuale e organizzata in cui stiamo cominciando a trovarci

PROGRAMMA GIORNATE

Domenica 6 novembre
ORE 10 – Cambiamenti da incubo – “Cucine da incubo”
ORE 11 – Debriefing conclusivo con i curatori: Vittorio Canavese (Coordinatore), Dario D’Incerti, Sergio Di Giorgi, Dario Forti, Pino Varchetta (Direttore Scientifico) e con Vittorio Sclaverani (Presidente Associazione Museo Nazionale del Cinema)


Tariffe: Studenti 25 €, Soci AIF 35 €, Non soci AIF 60 €

Per info e iscrizioni: visionielinguaggi@gmail.com
organizzazione AIF Associazione Italiana Formatori, Associazione Museo Nazionale del Cinema, Videocommunity, Associazione Culturale Cinelogos

VISIONI E LINGUAGGI il lavorio del cambiamento

VISIONI E LINGUAGGI

la svolta iconica e la formazione

IL LAVORIO DEL CAMBIAMENTO 

Tre giorni di formazione, film e dibattito

«Visioni e linguaggi» nasce da un gruppo di formatori cinefili e attenti alle modalità della formazione contemporanea, sempre più influenzata se non determinata dalle immagini.
L’immaginario collettivo è pervaso dalle immagini che dal cinema si sono moltiplicate nella televisione e diffuse in rete e si stanno ormai trasformando in realtà aumentate e virtuali, al punto da trasformare la comunicazione orale e quella scritta in qualcosa di nuovo.
La formazione degli adulti ne rimane trasformata, i linguaggi si moltiplicano e il formatore ne deve essere consapevole e in grado di usarli.
Da qui l’idea di prendere un tema e vedere come la video sfera lo svolga, almeno prendendo alcuni casi esemplari.

Il tema scelto per questa prima edizione è «il lavorio del cambiamento»; da un lato la fatica e la sofferenza e dall’altro il desiderio e la soddisfazione provocati dal cambiamento, necessario o voluto, personale o collettivo, organizzativo o relazionale. Ci è sembrato opportuno, quindi, provare a costruire un’occasione in cui vedere e discutere.

I linguaggi
Il cinema di finzione film che prefigurano rapporti personali tra uomini e algoritmi e ci fanno ragionare a come la tecnologia ci cambia o che mostrano l’incapacità di spostare il proprio orizzonte, anche solo dentro la famiglia. E così come non ci può essere un film che da solo spieghi ciò che si desidera, il cinema può essere frantumato e ricomposto alla bisogna.
Il cinema documentario che racconta l’opera incessante dell’uomo per celebrare il proprio genio e affermare il proprio potere sulla natura o che ci mette di fronte al cambiamento tra salute e malattia e tra vita e morte
La serialità televisiva nella sua varietà di generi (dramma, commedia, fantastico, noir) anche in questo caso oscillando tra il personale e il collettivo
Il reality televisivo che sconvolge tempi e modi della realtà anche del lavoro e dei rapporti interpersonali
Le realtà virtuale sono un cambiamento addirittura nel modo in cui ci poniamo in mezzo alle immagini, un tipo di partecipazione individuale e organizzata in cui stiamo cominciando a trovarci

PROGRAMMA GIORNATE

Sabato 5 novembre
ORE 10 – Il lavorio della tecnologia – “Lei” (“Her”, USA, 2013) di Spike Jonze
ORE 12 – Debriefing: il cinema di finzione
ORE 13 – Pausa
ORE 14,30 – Il cambiamento famigliare – “Grace and Frankie” / “Les revenants”
ORE 16 – Debriefing: le serie televisive
ORE 17,30 – Scene di cambiamento A cura di Dario D’Incerti
ORE 18,15 – L’infinita fabbrica delle visioni – Conversazione con Massimo D’Anolfi e Martina Parenti
ORE 20,30 – “L’infinita fabbrica del Duomo” (Italia, 2015) di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti / Segue debriefing con gli autori


Tariffe: Studenti 25 €, Soci AIF 35 €, Non soci AIF 60 €

Per info e iscrizioni: visionielinguaggi@gmail.com
organizzazione AIF Associazione Italiana Formatori, Associazione Museo Nazionale del Cinema, Videocommunity, Associazione Culturale Cinelogos

VISIONI E LINGUAGGI il lavorio del cambiamento

VISIONI E LINGUAGGI

la svolta iconica e la formazione

IL LAVORIO DEL CAMBIAMENTO 

Tre giorni di formazione, film e dibattito

«Visioni e linguaggi» nasce da un gruppo di formatori cinefili e attenti alle modalità della formazione contemporanea, sempre più influenzata se non determinata dalle immagini.
L’immaginario collettivo è pervaso dalle immagini che dal cinema si sono moltiplicate nella televisione e diffuse in rete e si stanno ormai trasformando in realtà aumentate e virtuali, al punto da trasformare la comunicazione orale e quella scritta in qualcosa di nuovo.
La formazione degli adulti ne rimane trasformata, i linguaggi si moltiplicano e il formatore ne deve essere consapevole e in grado di usarli.
Da qui l’idea di prendere un tema e vedere come la video sfera lo svolga, almeno prendendo alcuni casi esemplari.

Il tema scelto per questa prima edizione è «il lavorio del cambiamento»; da un lato la fatica e la sofferenza e dall’altro il desiderio e la soddisfazione provocati dal cambiamento, necessario o voluto, personale o collettivo, organizzativo o relazionale. Ci è sembrato opportuno, quindi, provare a costruire un’occasione in cui vedere e discutere.

I linguaggi
Il cinema di finzione film che prefigurano rapporti personali tra uomini e algoritmi e ci fanno ragionare a come la tecnologia ci cambia o che mostrano l’incapacità di spostare il proprio orizzonte, anche solo dentro la famiglia. E così come non ci può essere un film che da solo spieghi ciò che si desidera, il cinema può essere frantumato e ricomposto alla bisogna.
Il cinema documentario che racconta l’opera incessante dell’uomo per celebrare il proprio genio e affermare il proprio potere sulla natura o che ci mette di fronte al cambiamento tra salute e malattia e tra vita e morte
La serialità televisiva nella sua varietà di generi (dramma, commedia, fantastico, noir) anche in questo caso oscillando tra il personale e il collettivo
Il reality televisivo che sconvolge tempi e modi della realtà anche del lavoro e dei rapporti interpersonali
Le realtà virtuale sono un cambiamento addirittura nel modo in cui ci poniamo in mezzo alle immagini, un tipo di partecipazione individuale e organizzata in cui stiamo cominciando a trovarci

PROGRAMMA GIORNATE
Venerdì 4 novembre
ORE 14 – Apertura
ORE 14,30 – Visioni digitali e formazione – Conversazione con Simone Arcagni, autore di “Visioni Digitali”
ORE 16 – Il cambiamento progettuale –  “In treatment” / “Better Call Saul”
ORE 17,45 – Il lavorio della guarigione – “Luce mia” (Italia, 2015) di Lucio Viglierchio. Interviene il regista
ORE 21 – Il lavorio della famiglia – “La ciénaga” (Argentina, Spagna, 2001) di Lucrecia Martel

 


Tariffe: Studenti 25 €, Soci AIF 35 €, Non soci AIF 60 €

Per info e iscrizioni: visionielinguaggi@gmail.com
organizzazione AIF Associazione Italiana Formatori, Associazione Museo Nazionale del Cinema, Videocommunity, Associazione Culturale Cinelogos